Il dispositivo cronotachigrafo detto anche più comunemente "analogico" consente di registrare in modo autonomo:
- ·distanza percorsa (marcia avanti e marcia indietro, oppure, solo marcia avanti),
- ·velocità,
- ·tempo, ripartito per periodi di guida e periodi di riposo,
- ·apertura e chiusura della custodia contenente il foglio di registrazione.
La normativa comunitaria del regolamento (CEE) n. 3821/85, consente l'utilizzazione ed il montaggio di un dispositivo che effettua registrazioni per più giorni in modo automatico e continuativo senza intervento dell'operatore a condizione che i raccordi dei vari fogli di registrazione collegati fra loro non presentino interruzioni o sovrapposizioni
Le norme contenute al regolamento (CEE) n. 3821/85 consente la possibilità di utilizzo di un unico dispositivo per due conducenti che si alternano alla guida, a condizione che le registrazioni siano riportate in fogli separati (uno per ciascun autista) e che l'avanzamento dei vari fogli sia sincronizzato. In questi dispositivi la puntina scrivente è sempre una soltanto; perciò al momento del cambio di conducente è necessario aprire il coperchio ed invertire la posizione dei dischi (quello del conducente che guida è sempre posto sopra). Questa operazione sarà documentata sui fogli di registrazione da un segno di apertura e chiusura.Nei dispositivi muniti di doppio pennino questa procedura non è necessaria; si consiglia, nel caso di non utilizzo del secondo pennino per lungo tempo di lasciare inserito un disco a protezione del pennino stesso.
I cronotachigrafi analogici possono essere a trasmissione:
- ·meccanica. Nei dispositivi a trasmissione meccanica, ormai praticamente in disuso, il collegamento tra presa di forza e cronotachigrafo è realizzato mediante un cavo metallico di trasmissione libero di ruotare all'interno di una guaina. Questo cavo, attraverso una serie di ingranaggi, dalla presa di forza (che si trova sul cambio, all'uscita cioè dell'albero secondario che trasmette il moto alle ruote) trasmette il moto, in sincronia con quello del veicolo, all'apparecchio di controllo. Le puntine scriventi, poste nell'apparecchio cronotachigrafo, attraverso un complesso sistema di ingranaggi tarati, sono mosse direttamente dal moto trasmesso dal cavo.
- ·elettronica. Nei dispositivi a trasmissione elettronica non sono presenti cavi di trasmissione del moto dalla presa di forza al cronotachigrafo, ma è utilizzato un sistema di trasmissione di impulsi elettrici che consente il movimento delle puntine scriventi: il segnale diretto al cronotachigrafo è trasmesso, tramite un cavo elettrico, da un trasmettitore posto sulla presa di forza del cambio.
Il dispositivo si compone di tre parti caratteristiche:
apparecchio cronotachigrafo vero e proprio: dispositivo dotato di meccanismi in grado di decodificare il segnale proveniente dal trasmettitore e di trasformarlo in movimento delle puntine scriventi;
adattatore: apparecchio meccanico o elettronico che adegua detto segnale alle caratteristiche ("costante") del dispositivo cronotachigrafo. Perché quest'ultimo funzioni correttamente è necessario che il valore del segnale emesso dal trasmettitore (coefficiente caratteristico del veicolo) coincida con la costante del dispositivo stesso. In caso contrario tra trasmettitore e dispositivo occorre inserire l'adattatore;
trasmettitore (o presa di forza): ha il compito di inviare il segnale rilevato all'uscita dell'albero motore (o più raramente alle ruote) all'adattatore (o direttamente al cronotachigrafo se sprovvisto di adattatore)
E’ da notare che il cronotachigrafo analogico lavora sempre in ora locale ed il conducente è tenuto a verificare e regolare quotidianamente.